L' Albergo Ristorante Le Mura *** occupa una posizione tranquilla e panoramica nel centro di Corniglio comune montano della Provincia di Parma, proprio in centro nella piazza ai piedi del Castello di Corniglio e si trova nel Parco dei Cento Laghi.
Il Parco Regionale di Crinale dell' Alta Val Parma e Cedra o "Parco dei Cento Laghi" tutela un area di spettacolare interesse paesaggistico che, grazie alla morfologia glaciale, ricorda gli incontaminati ambienti alpini, Testimonianza dei circhi glaciali sono i numerosi laghi presenti nel Parco, perle d' acqua circondate da foreste di faggio e abeti, che costituiscono una delle principali attrattive dell'area protetta.
La parte alta del Crinale supera costantemente i 1700 metri di quota e regala splendidi panorami sul Golfo di La Spezia, su tutta la catena appenninica e sulla pianura sottostante.
La cima più elevata del Parco, il monte Sillara, raggiunge i 1861 metri.
Gli antichi borghi, suggestivi arroccati su balze o situati lungo percorsi storici, dominano le vallate sottostanti, a testimonianza dell'intreccio fra la storia e la natura nell'area..
Istituito nel 1995, il Parco occupa un area di circa 12.600 ettari nei territori di due Comuni: Corniglio e Monchio delle Corti, localizzati nella Comunità Montana Parma Est.
All'interno dell'area protetta, in zona Lagdei, si trova la riserva naturale Orientata Guadine-Pradaccio (300 ha) istituita nel 1970 per tutelare una faggeta e nuclei di conifere autoctone di suggestiva bellezza. I ghiacciai delle vallate del Parma e dei Cedra hanno modellato il territorio attraverso le azioni di erosione e deposizione lasciando evidenti tracce, tra le quali le più suggestive sono sicuramente i numerosi laghi. Nel Parco è presente una notevole diversità di ambienti.
Alle quote più elevate dominano gli ambienti rupestri e le brughiere, le torbiere e i laghi glaciali. A quote intermedie sono osservabili faggete a diverso stato di conservazione e nuclei di conifere autoctone, corsi d acqua corrente, prati e pascoli. La flora è rappresentata da numerose specie rare e protette. Tra i mammiferi è da segnalare la ricomparsa del lupo, riscontrata su tutto il crinale appenninico, nonché la presenza di ungulati, quali capriolo e cinghiale.
La presenza dell'uomo nell'area è molto antica. Nei borghi appenninici sono presenti chiese ed oratori, nonché numerose costruzioni e manufatti dell'architettura cosiddetta "minore", che fanno riferimento alle tradizioni della civiltà montanara: le maestà, i mulini, gli essiccatoi (utilizzati per seccare le castagne), le "capane" (impiegate per la conservazione del fogliame da lettiera) ed i caseifici, alcuni dei quali ancora funzionanti.